IL PRESEPE DEI RIFIUTATI ad Aramengo. L’opera di Gian Luigi Nicola vista dal critico d’arte Massimo Olivetti
IL PRESEPE DEI RIFIUTATI di Massimo Olivetti Non è la nascita l’alba del mondo. La nascita è solo la fine di un travaglio, di un peregrinare in cerca di una collocazione, di un’accoglienza, di un posto, un luogo, una dimensione che sanciscano e santificano l’esistenza e l’essenza di un nuovo essere umano. Il presepe dei rifiutati è il dito puntato sulla negazione della certezza del parto, non con l’impedimento della vita, ma con la materializzazione della precarietà futura di questa stessa vita. Maria e Giuseppe vagano e cercano. Cercano non solo il luogo ma soprattutto cercano la gente, cercano il conforto, cercano l’accoglienza. Il rifiuto …