Mamma Laura e papà Nino più che mai insieme
Non ricordo a quando risale questa foto assai sfuocata trovata fra tante altre. Non scrivevamo mai le date, non davamo un ordine agli eventi. Come in Cent’anni di solitudine mischiavamo in un cassetto occasioni e accadimenti. Forse esorcizzavamo così lo scorrere del tempo, o più semplicemente avevamo altro da fare. Mamma era sempre occupata in mille faccende e tu, papà, non eri certo il tipo da organizzare le immagini secondo una scansione temporale. Non hai mai collezionato francobolli o soldatini, non hai mai giocato a scarabeo, tutto preso com’eri a fare progetti. Viaggiavi tanto , anche col pensiero e, se dovevi predere un aereo, eri l’uomo più felice del mondo. Non sapevi cosa fosse il jet lag. Sempre positivo anche quando affrontavi pesanti ritardi. Ti mettevi tranquillo, leggevi il giornale, o aprivi la tua mitica valigetta. Eri anche uno dei pochi passeggeri che apprezzassero il cibo servito a bordo, notoriamente insipido. Mi sembra ancora di sentirti quando ti rivolgevi alla hostess:”Signorina potrei avere una seven up, per favore?” Eri un viaggiatore gentile e collezionavi sorrisi.
Eccoti con la tua adorata Lauretta nel cortile di casa, nell’angolo che dà sulla roggia, tra le rose e la clematis in piena fioritura. Lei indossava una delle sua tante camicette di seta ricamate e tu, come sempre, la cravatta che annodavi religiosamente ogni mattina. Non credo che si trattasse di un’occasione speciale perché la cravatta la portavi sempre, anche le rare volte che ci raggiungevi al mare. Noi ragazzi ridevamo di questo tuo vezzo e quando, ormi ultra ottantenne, accettasti di alternare la camicia con una maglia a maniche corte, ci parve di assistere ad un vero miracolo. Mamma non ne era affatto convinta ma stranamente non oppose resistenza.
Se sto cucendo i ricordi a caso, è perché faccio fatica ad accettare di festeggiare il tuo compleanno pensandoti oltre il velo. Sono 99, mica uno scherzo! Cosa farete? Vi riunirete con amici e parenti? Tanti, troppi ormai con voi dall’altra parte! Di certo mamma, efficiente come sempre, organizzerà tutto alla perfezione. E tu ne sarai ancora una volta orgoglioso, beato e soddisfatto. Voglio immaginarvi così, sereni nella vostra nuova realtà. E, mi raccomando papi, la cravatta!
Un bellissimo ricordo
Grazie Minno! contenta che ti piaccia e anch’io sono contenta di averlo scritto. Ma sono un po’ triste…