© Maria Giulia Alemanno: Yemayá
acrilico su iuta, 180 x 115, 2004
ora sul manifesto del
Museo Casa de África
Confesso di aver provato una forte emozione quando il dottor Alberto Granado Duque , direttore del Museo Casa de África de la Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana, mi ha comunicato che per la ventisettesima edizione del Congresso di Antropologia Sociale e Culturale Afroamericana dedicato al grande africanista Rogelio Martínez Furé recentemente scomparso, la mia Yemayá del ciclo “Mis Orishas” era stata scelta come simbolo dell’evento.
Ed ecco qui il bel manifesto a ricordo della fondazione del museo avvenuta nel 1986, trentasette anni di appassionato lavoro di conservazione e diffusione del patrimonio culturale materiale e immateriale africano a Cuba e nel Caribe. Che si sia pensato ad un’artista italiana per rappresentare le radici africane diramatesi sull’isola è per me motivo di orgoglio e commozione. Significa che siamo tutti interconnessi e che la mia interpretazione di un mondo solo all’apparenza lontano, iniziata nel 2003 e non ancora conclusa, è vissuta dagli afrocubani come parte integrante delle propria storia. Penso che la vita sia un viaggio avventuroso e questa nuova tappa me lo conferma.
Ma c’è un’altra sorpresa. Per l’occasione il Museo Casa de África esporrà una mia opera dal titolo “I profondi abissi di Yemayá Olokun”, cinque metri di mare agitato come i momenti burrascosi che tutti stiamo vivendo, con al centro il volto della divinità dell’acqua salata che salva i naviganti dalle furie della tempesta. Una grande tela di speranza. Si inaugura il 5 gennaio alle ore 17.00.
A presto le immagini.
info:
Museo Casa de África
Calle Obrapía # 157 e/ Mercaderes y San Ignacio,
Centro Histórico de la Habana
+53 7 8615798
africa@patrimonio.ohc.cu