LA FELICITÀ LASSÙ
La felicità lassù Guardavo in alto guardavo in basso e la felicità era dovunque. Nelle nuvole, nell’erba, nel sole, nelle rocce. Anche in me. Nel profondo. Allora.
La felicità lassù Guardavo in alto guardavo in basso e la felicità era dovunque. Nelle nuvole, nell’erba, nel sole, nelle rocce. Anche in me. Nel profondo. Allora.
Primavera sotto i calanchi di Casalborgone pastelli a olio e grafite su carta cm 11,5 x 16,5 1017 Ci sono giorni di primavera in cui gli alberi sono nuvole in terra. Qui, dove una volta c’era il mare, il tempo s’impiglia tra i rami ma non si ferma. Forse già domani vedrò contro i calanchi il verde tenero della foglie. Come me non ha riposo la vita.
Vecchio granaio in Quebec n.1 della serie “Piccoli viaggi di carta” pastelli a olio, tempera e grafite cm 11,5 x 16,5 2016 Come un vecchio granaio solitario nelle sconfinate campagne del Quebec, capita a volte di sentire che le proprie assi, consumate dagli anni e dalle intemperie, stanno andando a pezzi una dopo l’altra. Anche il parafulmine si sta accasciando mentre le nuvole minacciano tempesta. Ristrutturare o abbatere? Questo è il dilemma. Si avvertono scricchiolii sinistri, reggerà il tetto, resisteranno le travi? Mai disperare. Un rifugio per qualche tempo in un angolo ancora lo darà a due mucche paciose, ad …
Francesco Tabusso e Maria Giulia Alemanno a Palazzo Santa Chiara – Chivasso Tengo molto a questa foto, scattata da Maria Giulia Bordini, sempre attenta a cogliere i momenti più significativi della mia vita di donna e d’artista, durante l’inaugurazione di una mia personale in Palazzo Santa Chiara a Chivasso, nel febbraio del 2002. In quell’ occasione, insieme ai miei fuochi di risaia, esponevo una prima serie di opere ispirate alla Santeria, il culto sincretico diffuso sull’ isola di Cuba. Il binomio bizzarro della pianura intorno a Crescentino e del mar dei Caraibi colpì molto il mio maestro Francesco Tabusso, che …
Ora che l’autunno avanza e copre le risaie di tutti i toni dell’ ocra, il ricordo va ad una sera di primavera quando mi apparve, riflessa nell’acqua, questa nuvola di cipria rosa. Se il cielo è in vena di vanità la terra ne diventa lo specchio.