LA GRAPPA ALLA VIPERA di Renato Scagliola nelle parole di Bruno Quaranta

Leggendo LA GRAPPA ALLA VIPERA

NELLA GRAPPA C’È PURE UNA VIPERA

di Bruno Quaranta

Un sorso, un lungo sorso di Grappa alla vipera. A offrirla è Renato Scagliola un vagabondo in se stesso, libero fino alla solitudine. Giornalista e rabdomante del nostro cuore antico. Un collezionista di anime, di cose, di paesaggi. E’ un inventario di civiltà il suo journal (Giancarlo Zedde Editore, 17 euro). Eccentrico, estraneo cioè ai soliti triti sentieri sin dal titolo scovato in Val di Susa in un bar fuori mano “una bottiglia con dentro un coso che sembrava un serpentello spiegarono che una volta e un po’ anche adesso si usava per blaghè, come si dice, per mostrare coraggio e virilità, sprezzo del pericolo bevendo…” Scagliola la attinge da Lavorare stanca, l’epigrafe del suo voyage  sulle rotte del Nord Ovest: “Tacere è la nostra virtù”. Ma c’è un ulteriore verso di Cesare Pavese che gli si intona appieno: ”Ho trovato compagni trovando me stesso”.

Potrebbe essere, è, il sugo di questa storia, una carovana di pepite, di rarità: l’amicizia, la parola che serve, che significa, mai vacua, mai rafferma, l’innocenza delle pupille “Stupirsi che tutti gli anni d’estate maturi il grano e la meliga, che venga l’uva, fioriscano le patate…” E’ un bracconiere di caratteri Renato Scagliola, un fantasma concreto, un buon samaritano,  che soccorre via via, così salvandole, così offrendole in dote a noi, e a quanti verranno, voci di piola, di balma, di cascina, di risaia, di bosco, di pascolo.

Svelandosi, rivelandosi come un allievo, un’eco, come un’orma di Rigoni Stern. Non rimpiangendo il tempo trascorso, ma – felice ironia – scrutandolo, intendendolo nei nostri giorni, apparentemente postmoderni. “A Sanfrè moto lustre, un’Harley nera magnifica e cromata, ragazzi tatuati, ragazze in top, poi parlano il bel dialetto del Roero, uguale a quello dei padri e nonni contadini. Altro che California”.

Levando, sottraendo, incenerendo, Scagliola è il restauratore (e il custode) di una mappa geografica, ma soprattutto etica, incardinata nel necessario, impermeabile ai persuasori occulti, gli slogan, alla latta camuffata da oro.

Dopo la recensione di Piero Bianucci, pubblico con piacere le parole che Bruno Quaranta  ha dedicato al nuovo libro di Renato Scagliola su LA STAMPA del  19 luglio 2012. Entrambi gli scritti sono impregnati di stima e d’amicizia,  doni ,di questi tempi , preziosi e rari.  Ed è solo per persone come loro che il viandante silenzioso è disposto a rinunciare alla propria  conquistata e ben difesa solitudine,  sostituendola  con la gioia e la pienezza del camminare insieme.

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La grappa alla vipera di Renato Scagliola. Nel verde.

Prossime presentazioni di
LA GRAPPA ALLA VIPERA

Sabato 13 ottobre 2012, ore 15.00
In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2012/13 dell’
UNITRE
Auditorium Parrochiale
Piazzale SS. Pietro e Paolo
Leinì (Torino)

con Franco Contardo, amico fraterno di Renato Scagliola e, come lui, cantambanco.
Nel libro è suo lo scritto:
La giovinezza di Franco Contardo. Raccontata da lui medesimo nel 2004.

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Giovedì 25 ottobre, ore 18.00
Libreria Volare
Corso Torino 44
Pinerolo (Torino)
con Franco Contardo

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Giovedì 8 novembre, ore 18.30

Il Tucano Viaggi

Piazza Solferino 20
Torino
con Piero Bianucci e Caterina Gromis
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Sabato 17 novembre, ore 18.00

Casa Delfino

Corso Nizza 2
Cuneo

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