La ceramica senza tempo del Museo di Cerro – Laveno Mombello

Due mostre piene d’incanto e suggestione,

LE STANZE SENZA TEMPO di ANTONIO PIZZOLANTE

ed  IL TEMPO NON PERDUTO di VINCENZO MORLOTTI

scandiscono i ritmi lenti dell’estate del
MIDC, Museo Internazionale Design Ceramico del Museo del Cerro.

E’ una splendida occasione per visitare uno dei templi della ceramica italiana ed avvicinarsi ad un’arte antica che rende preziosa e nobile la vita moderna. Un tuffo nella memoria ed uno sguardo al futuro nel nome di un’arte senza tempo.

Museo Internazionale Design Ceramico

Civica Raccolta di Terraglia- Laveno Mombello -Cerro (Varese)

Orari di apertura al pubblico:
martedì, mercoledì, giovedì ore 14,30-17,30 (Tuesdasy/Thursday)
venerdì, sabato, domenica ore 10-12 e ore 14,30-17,30. (Friday/ Sunday)
Lunedì chiuso (Monday closed)
Per visite di comitive è gradita la prenotazione.
Sito internet: www.ceramiche150.it
E mail: museodellaterraglia@tiscali.it

Responsabile del Settore Dott.ssa Marisa Lenardon
Referente amministrativo: Catia Morandi

ANTONIO PIZZOLANTE

STANZE SENZA TEMPO

VINCENZO MORLOTTI

IL TEMPO NON PERDUTO

L’08 giugno è stata inaugurata la Mostra “STANZE SENZA TEMPO” di Antonio Pizzolante, che si concluderà in data 14.09.08.

La mostra che Antonio Pizzolante allestisce nella galleria d’arte ceramica del MIDC e contemporaneamente negli spazi di Villa Frua in occasione del trentennale dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, scrivono i curatori- è un evento pensato sulla sedimentazione del tempo per raccontare, attraverso il tempo dell’opera, il nostro tempo vissuto, intriso di storie, di vicende, avvenimenti che per cicli, ad opera della capacità creativa dell’artista, si ripropongono, a volte, con maggiore carica e intensità. L’arte…. in fondo deve avere, anche, questa ampiezza catartica, purificatrice, rinnovatrice, salda però alla storia, al proprio vissuto, alle origini. Sia le ceramiche esposte al MIDC che le tavole a Villa Frua hanno – una condizione organicamente “timeless” del nostro profondo essere – sono delle opere in cui le forme, le superfici, i materiali (terracotta, carta, pietra, ferro, legno) evidenziano l’atemporalità della manifestazione creativa, sono intime stanze
senza tempo.

La Lombardia e la Puglia a confronto, il comune denominatore di due terre cosi distanti: la forza del mare e la calma quieta del lago, il finito che si contrappone all’infinito. la linea blu che non lascia vedere che da una parte, quella del Mediterraneo e le sponde affascinanti con i piccoli borghi da cartolina dall’altra.
Due terre che convivono in una sola anima, quella artistica di Antonio Pizzolante. Lo scultore che dallo studio di Laveno produce senza sosta per essere all’altezza di una fama ormai a tutto tondo e la voglia inesausta di andare oltre.

Il 28.06.08 è stata invece inaugurata la mostra  “IL TEMPO NON PERDUTO” le fabbriche ceramiche lavenesi nello sguardo di Vincenzo Morlotti , visitabile fino al 14.09.08.

Si tratta dell’esposizione di dodici tele, inedite e di grandi dimensioni, che rappresentano una ricerca monotematica e conclusa snodatasi lungo tutto il 2007; una rivisitazione ed un ritrovarsi, da parte dell’autore, nelle sue radici lavenesi così legate alla ceramica, alle storie di lavoro, alle sagome degli stabilimenti che hanno tanto fortemente marcato la fisionomia del paese.

“Le sue tele riaccendono la memoria per farci ricordare che le nostre fabbriche avevano anche un’anima, erano vissute con passione, erano insomma amate o non amate per le soddisfazioni e le sofferenze che procuravano.”
Così scrive Ercole Ielmini, Sindaco di Laveno Mombello, e aggiunge:

“Di questa storia ceramica, Vincenzo Morlotti ci ri-propone (…) di ri-visitare gli spazi, gli ingombri, i volumi degli edifici dentro ai quali scorreva a fiumi la barbottina per trasformarsi in piatti, in sanitari, in refrattari, in isolatori, in opere d’arte.”

Vincenzo Morlotti nasce a Vedano Olona nel 1949, si trasferisce a Gemonio; a soli 14 anni collabora con lo scultore Egidio Casarotti, acquisendo un’ impronta significativa che emergerà nei lavori di scultura e nella tridimensionalita delle forme sulla tela.
Morlotti si diploma al liceo artistico di Busto Arsizio e si iscrive all’accademia di Belle arti a Brera; seguono anni di studio ed intensa ricerca che lo preparano alle Sue numerose Mostre personali e collettive; le sue opere infatti si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.Vive e lavora a Gemonio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »