E ARRIVARONO ANCHE I RE MAGI NEL MIO PRESEPE

RE MAGI PRESEPE copy

L’arrivo dei Re Magi

 ..e arrivarono anche i Re Magi nel mio presepe.
Gaspare, Melchiorre, Baldassare…
tre nomi che da bambina evocavano per me,
veri o inventati che fossero,
profumi e sete d’oriente,
mondi lontani, sogni di viaggi,
mistero, avventura.
Il mistero più grande era che uno dei Re Magi di famiglia
giungeva sempre alla grotta inginocchiato,
come i penitenti che durante l’estate vedevo salire faticosamente
al Santuario di Forno Alpi Graie per chiedere qualche grazia 
o per ringraziare d’averla ricevuta.
Ma dall’altipiano iranico a Betlemme
la strada da percorrere era tanta…
molta di più che da un ripiano all’altro
del mobile del nostro salotto…
Proprio non capisco – mi dicevo,
con l’ingenuità che accomunava i bambini d’allora,
impensabile in quelli di oggi –
possibile che non sia stanco?
I pastori si facevano da parte

perché i tre maghi potessero 
avvicinarsi al Piccolo Re.
La cometa di porporina brillava appesa con un cordino dorato
alla chiave di uno stipite,
gli angeli intonavano i loro canti celesti,
Maria e Giuseppe accennavano ad un sorriso.
Nel presepe correva un interrogativo.
Cosa gli hanno portato questa volta? – chiedeva Rebecca a Gelindo.
Sempre il solito: oro, incenso e mirra – rispondeva lui
che l’aveva sentito dire da Berto, 

che l’aveva sentito dire da Marianna,
che l’aveva sentito dire da Matteo….
Ogni anno m’inventavo la mia storia,
aggiungendo di volta in volta nuovi particolari.
Ho nostalgia della mia fantasia d’allora,
del mio chiamare i pastori per nome,
del mio candore.
Nostalgia di quella parte di me
che non ritrovo più.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »